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Laboratorio per la didattica innovativa

Spazio di formazione, sperimentazione e riflessione sulla didattica del XXI secolo

INNOVAZIONE // SPERIMENTAZIONE // PERSONALIZZAZIONE

Sono queste le premesse concettuali dell’idea di un laboratorio vivente, uno spazio flessibile in cui l’innovazione tecnologica si presti a realizzare nuove azioni pedagogiche in grado di promuovere e sostenere vari stili di apprendimento e processi formativi personalizzati.

La sfida è quella di innovare la didattica, attraverso la sperimentazione di approcci innovativi supportati dalla flessibilità dello spazio e dalle risorse tecnologiche.

Future Lab: struttura

Ispirato al Future Classroom Lab (FCL) di European Schoolnet di Bruxelles, laboratorio di innovazione nato per testare nuovi scenari pedagogici e attività didattiche che utilizzino la tecnologia, il Future Lab si sviluppa su sei zone di apprendimento e di lavoro che corrispondono a sei diverse azioni – investigazione, creazione, presentazione, interazione, sviluppo, scambio – ognuna delle quali si concentra su un diverso approccio o aspetto dell’insegnamento o dell’apprendimento. Sperimentare il Future Lab significa riconsiderare lo spazio fisico, le risorse, i ruoli di alunni, alunne ed insegnanti, che diventano flessibili e modulabili. Collettivamente, le zone forniscono un modello didattico in cui diventa evidente come diversi approcci didattici innovativi, supportati dalle tecnologie, possano coesistere all’interno di un unico ambiente per dar vita a quello che un insegnamento ideale dovrebbe realizzare: connettere, coinvolgere e stimolare.

Le aree del Future lab dell’IIS “Leonardo da Vinci”

La zona dedicata all’indagine è pensata per incoraggiare gli studenti e le studentesse a compiere scoperte  autonomamente e ad essere partecipanti attivi invece che ascoltatori passivi. In questo spazio è possibile sperimentare approcci esplorativi e basati su progetti per aiutare a potenziare il pensiero critico del gruppo classe. Gli arredi flessibili e lo spazio velocemente riconfigurabili consentono di lavorare in gruppi, coppie o individualmente. Il mix di tecnologie diverse favorisce la ricerca a partire da dati variegati, versatili e strettamente legati alla vita reale, assieme a strumenti e dispositivi (inclusi robot, microscopi, laboratori online, visori 3D, ecc.) che incoraggiano a esaminare e analizzare.

Nella zona dedicata alla creazione si può dare forma all’immaginazione, attraverso la pianificazione, la progettazione e la produzione. La creazione diventa così strumento di apprendimento, attraverso l’uso delle strumentazioni disponibili (videocamere digitali, microfoni, strumenti software di video editing per la creazione di podcast e animazioni, strumenti streaming, ecc.). Questa zona  incoraggia le alunne e gli alunni a sviluppare le competenze trasversali (soft skill) attraverso il lavoro di gruppo e basato su progetti.

La zona è uno spazio per l’apprendimento informale e la riflessione. Con arredi morbidi, angoli studio, dispositivi portatili con cuffie, ecc., i gruppi di lavoro possono svolgere attività in modo indipendente, secondo il proprio ritmo. L’apprendimento avviene in modo informale in un ambiente più rilassato, non monitorato e confortevole, in cui è possibile concentrarsi sui propri interessi personali. Questo spazio mira a favorire l’espressione individuale e l’apprendimento autogestito e può essere utilizzato dai/dalle docenti per promuovere approcci di apprendimento personalizzati.

La zona dedicata all’interazione mostra come l’utilizzo di tecnologie diverse (lavagne/device interattivi, sistemi di partecipazione degli utenti, dispositivi mobili, software di gestione delle classi, ecc.) con diverse configurazioni d’aula migliori l’interattività e la partecipazione del gruppo classe anche negli ambienti di apprendimento tradizionale.

La capacità di collaborare efficacemente con le altre person è sempre più considerata una competenza chiave del XXI secolo che tutti gli studenti e le studentesse devono maturare. Questo spazio (inclusi device interattivi, software di condivisione e cooperative learning, strumenti per il brainstorming, ecc.) aiuta i/le docenti a sperimentare per verificare come la qualità della collaborazione derivi da proprietà, responsabilità condivisa e processi decisionali di gruppo, e come le tecnologie possano favorire un modo di comunicare e collaborare più efficace.

La zona è dedicata alla condivisione dei risultati dei lavori dei gruppi di lavoro. La riconfigurabilità degli arredi  favorisce presentazioni interattive, ascolto attivo e riscontro. I device interattivi e gli strumenti di pubblicazione online incoraggiano gli alunni e le alunne a pensare a come raggiungere diversi tipi di pubblico, sia di persona, negli spazi pubblici della scuola, che online (sito web, blog, podcast ecc.)

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Nel 2020 formati oltre 3000 docenti della regione Umbria

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